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Crimini di guerra sionisti in Libano

 

Il documento che pubblichiamo qui di seguito è stato tradotto da un opuscolo in arabo e in inglese diffuso dal movimento di Hizbullah. Si tratta del resoconto dei massacri compiuti dai sionisti contro la popolazione civile del Libano a partire dal 1948. Quel che ci preme di sottolineare, è che i dati riportati si riferiscono al solo Libano, e non alla Palestina e a tutti gli altri paesi che hanno dovuto subire l'aggressione sionista. Ogni altro commento ci pare superfluo.

"Il Puro Islam"

 

Il terrorismo sionista assume forme molteplici per perseguire i suoi fini. I cosiddetti "israeliani" fanno uso dei metodi più brutali, dall'assassinio a sangue freddo alla strage di vite innocenti, ed hanno intensificato i loro attacchi nel corso degli anni, al punto che le carneficine di civili libanesi inermi sono diventate per loro un fatto abituale. Nello stesso tempo gli USA, che fanno di tutto per imporre ai popoli il loro "nuovo ordine mondiale", pretendono di mettere sulle stesso piano le sofferenze delle vittime innocenti ed i crimini dei carnefici. In aggiunta a tutto questo, il sedicente "stato d'Israele" vuol far credere all'opinione pubblica internazionale di essere sinceramente interessato al perseguimento della pace, nel tentativo di nascondere la sua vera natura e la sua storia sanguinaria. Ma tutti questi sforzi sono destinati a fallire, perché i sionisti non sono capaci di rinunziare al linguaggio del sangue, della violenza e del terrore, come risulta evidente dalle parole di David Levy: "Brucerà il suolo del Libano…sangue per sangue, bambino per bambino". Questo minacce, che si sono tradotte in atti criminali compiuti contro le nostre donne, i nostri vecchi e i nostri bambini, non hanno potuto e mai potranno indebolire la resistenza dei nostri uomini, che a prezzo del loro sangue hanno innalzato la bandiera della vittoria sui corpi dei nemici uccisi in battaglia. La resistenza all'aggressione sionista è l'unica garanzia per la difesa dei diritti e la salvaguardia della dignità di tutti gli arabi e di tutti i musulmani, fonte del nostro onore, luce che illumina il cielo della nostra nazione.

 

MASSACRO DI SALHA, 1948, 105 morti: dopo aver costretto la popolazione a riunirsi nella moschea del villaggio, faccia contro il muro, i sionisti cominciarono a far fuoco alle spalle, sino a che il pavimento della moschea non si trasformò in un lago di sangue.

MASSACRO DI HULA, 17 Ottobre 1949, 90 morti: questa folle carneficina di vite innocenti venne compiuta a titolo di "punizione" per avere gli abitanti del villaggio dato asilo ad un gruppo di profughi palestinesi.

MASSACRO DI AYTURUN, 1975, 9 morti e 23 feriti: i sionisti perpetrarono la strage prima facendo esplodere una bomba "booby trap" (ordigno dall'apparenza inoffensiva, n.d.t.); dopo di che sequestrarono tre fratelli, li uccisero e ne gettarono i corpi sulla strada.

MASSACRO DI KAWNIN, 15 Ottobre 1975, 16 morti: un carro armato sionista travolse deliberatamente un automezzo civile che trasportava 16 persone, nessuna delle quali sfuggì alla morte.

MASSACRO DI HANIN, 16 Ottobre 1976, 20 morti: dopo averlo a lungo assediato e bombardato, i sionisti fecero irruzione nel villaggio massacrandone gli abitanti.

MASSACRO DI BINT JIBAYL, 21 Ottobre 1976, 23 morti e 30 feriti: un improvviso bombardamento sionista fece strage tra la gente che affollava il mercato del villaggio.

MASSACRO DI KHIAM, Marzo 1978, 100 morti: dopo un bombardamento notturno, i sionisti occuparono il villaggio, ne massacrarono gli abitanti e non lo abbandonarono se non dopo averlo completamente distrutto.

MASSACRO DI AUSAY, 15 Marzo 1978, 26 morti e 20 feriti: durante l'invasione del 1978, aerei sionisti bombardarono il centro abitato causando morte e distruzione.

MASSACRO DI ABBASYYAH, 15 Marzo 1978, 80 morti: sempre durante l'invasione del 1978, aerei sionisti distrussero la moschea di Abbasiyyah, facendo strage dei civili inermi che avevano cercato rifugio nel luogo sacro.

MASSACRO DI ADLUN, 17 Marzo 1978, 17 morti: all'alba del 17 Marzo, due autoveicoli che percorrevano la strada per Beyrut vennero colpiti dal fuoco sionista. Solo un passeggero riuscì a sfuggire alla morte.

MASSACRO DI SIDONE, 4 Aprile 1981, 20 morti, 30 feriti: l'artiglieria sionista aprì il fuoco contro uno dei quartieri residenziali di Sidone, uccidendo molti civili e danneggiando molti edifici.

MASSACRO DI FAKHANY, 17 Giugno 1981, 150 morti, 600 feriti: gli aerei sionisti bombardarono a ondate successive alcuni quartieri residenziali di Beyrut, causando un'orribile strage.

MASSACRO DI BEYRUT, 17 Luglio 1981, 150 morti, 600 feriti: gli aerei sionisti bombardarono a ondate successive alcuni quartieri residenziali di Beyrut, seminandovi morte e distruzione.

MASSACRO DI SABRA E SHATILA, Settembre 1982: 3500 morti

MASSACRO DI JIBSHIT, 27 Marzo 1984, 7 morti e 10 feriti: i blindati e gli elicotteri delle forze d'occupazione spararono sulla folla inerme.

I° MASSACRO DI SUHMUR, 19 Settembre 1984, 13 morti e 12 feriti: le forze d'occupazione fecero irruzione nella città con blindati e truppe autotrasportate sparando sugli abitanti.

MASSACRO DI SYR AL GARBYAH, 23 Febbraio 1985, 7 morti: la strage ebbe luogo nella moschea, dove la popolazione si era rifugiata per fuggire ai sionisti che avevano fatto irruzione nel centro abitato.

MASSACRO DI MARAKAH, 5 Marzo 1985, 15 morti: le truppe di occupazione nascosero un ordigno esplosivo nella moschea della città, che venne fatto esplodere durante una distribuzione di aiuti a civili inermi.

MASSACRO DI ZARARYAH, 11 Marzo 1985, 22 morti: dopo un pesante bombardamento, i sionisti occuparono il centro abitato massacrando donne, vecchi e bambini.

MASSACRO DI HUMIN AL TAHTA, 21 Marzo 1985, 20 morti: le forze d'occupazione fecero strage di civili nella scuola del villaggio.

MASSACRO DI JUBA, 30 Marzo 1985, 5 morti, 5 feriti: i sionisti assediarono l'abitato e fecero fuoco su di un gruppo di civili che tentava di fuggire.

MASSACRO DI YUHMUR, 13 Aprile 1985, 10 morti: all'una di notte, i sionisti fecero irruzione nel villaggio e diedero fuoco ad alcune case; tra gli uccisi, un'intera famiglia di 6 persone.

MASSACRO DI TIRO, 17 Agosto 1986, 4 morti e 79 feriti: i sionisti infierirono sui cadaveri delle vittime, mozzando loro mani ed orecchie.

MASSACRO DEL CAMPO PALESTINESE DI BAHR EL BARAD, 11 Dicembre 1986, 20 morti e 22 feriti: gli aerei sionisti bombardarono il campo seminando morte e distruzione tra i rifugiati.

MASSACRO DEL CAMPO PALESTINESE DI AIN AL HILWA, 5 Settembre 1987, 64 morti e 41 feriti: gli aerei sionisti attaccarono per tre volte il campo, uccidendo 31 persone e ferendone 41 nel corso delle prime due incursioni. Le restanti vittime furono causate da un terzo attacco, effettuato durante l'evacuazione dei morti e dei feriti.

MASSACRO DI SIDDIQIN, 25 Luglio 1990, 3 morti: una bomba lanciata da un aereo sionista distrusse una casa. Tra le vittime, un bimbo di 4 anni.

MASSACRO DELLA FESTA DI AID, (Beqa occidentale), 29 Dicembre 1990, 8 morti e 11 feriti: gli aerei sionisti colpirono un gruppo di bambini che stavano festeggiando la ricorrenza di Aid.

I° MASSACRO DI KAFARARMAN, Gennaio 1991: 4 morti e 3 feriti.

II° MASSACRO DI KAFARMAN, 29 Giugno 1992, 5 morti e 3 feriti.

I° MASSACRO DI NABATIYYAH, 21 Marzo 1994, 4 morti e 10 feriti.

MASSACRO DI ARAMTA, 15 Aprile 1994, 2 morti e 6 feriti: i sionisti entrarono nel paese, sparando sui civili, e deportarono uomini e donne in un campo di concentramento.

MASSACRO DI DAYR AL ZHRANY, 5 Agosto 1994, 8 morti e 17 feriti: un aereo sionista lanciò un missile contro una casa, distruggendola.

II° MASSACRO DI SUHMUR, 12 Aprile 1996, 8 morti: l'artiglieria sionista colpì un automezzo civile che trasportava 8 passeggeri, uccidendoli tutti.

MASSACRO DI MANSURY, 13 Aprile 1996, 6 morti, 7 feriti: la strage fu perpetrata da un elicottero sionista che colpì un'autoambulanza che trasportava bambini.

II° MASSACRO DI NABATIYYAH, 18 Aprile 1996, 9 morti, 7 feriti: un aereo sionista lanciò un missile contro una casa, facendola saltare in aria con tutti gli abitanti.

MASSACRO DI QANA, 18 Aprile 1996, 106 morti, 110 feriti: i sionisti perpetrarono questa efferata carneficina colpendo con l'artiglieria un campo delle Nazioni Unite dove centinaia di civili si erano rifugiati per sfuggire ai loro bombardamenti. Pochi dei corpi carbonizzati e sfigurati potranno essere identificati.

MASSACRO DI JANTA, 22 Dicembre 1998, 7 morti: una madre e 6 figli vengono colpiti da un aereo sionista al ritorno a casa dai campi.



Traduzione curata dall'Associazione Islamica "Ahl-Al-Bait", Via Confalone, 7 - Napoli 80136 - tel. (+39) 0815441587 - E-mail: ilpuroislam@iol.it - URL: www.shia-islam.org

 


"Israele come stato ebraico costituisce un pericolo non solo per se stesso e per i suoi abitanti, ma per tutti gli ebrei e per tutti gli altri popoli e stati del Medio Oriente e anche altrove."

- Prof. Israel Shahak, ebreo israeliano e direttore della lega israeliana per i diritti umani e civili


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